Tenuto conto dei numerosi errori presenti sui modelli rilasciati dall’Agenzia delle Entrate è meglio procedere, fin da subito, attraverso le modalità ordinarie di compilazione e presentazione del 730/2015 evitando inutili perdite di tempo con la precompilata.

Flash News(da Ratio Mattino, di Andrea Brogi) Si tratta della presa d’atto da parte di alcuni Centri di Assistenza Fiscale che l’operazione 730 precompilato deve essere abbandonata perché fonte soltanto di inutili e dispendiose perdite di tempo.
Lo scopo della missiva inoltrata alle strutture periferiche di alcuni Caf è del tutto evidente. Se si procede fin da subito con le modalità ordinarie di compilazione e trasmissione telematica del modello 730, e si evita il passaggio preventivo dalla precompilata, si risparmia sia tempo che inutili ed ulteriori appesantimenti burocratici.
Sulle tempistiche di lavorazione i Caf in questione hanno probabilmente verificato che l’accesso alla precompilata del cliente si rivela in molte situazioni un inutile passaggio in più nel ciclo di lavorazione del modello 730. Il messaggio è infatti chiaro.
Rinunciare all’accesso alla precompilata consente di velocizzare le operazioni di inserimento e trasmissione dei modelli ottimizzando così i tempi di lavorazione.
Evitare la precompilata consente risparmi anche dal punto di vista burocratico. Acquisendo dal cliente espressa delega al non conferimento di incarico per il ritiro del 730 precompilato, il Centro di Assistenza Fiscale evita, infatti, di predisporre la nuova documentazione richiesta ai fini della tutela della privacy, la tenuta del registro delle autorizzazioni e tutti gli adempimenti introdotti a seguito della nuova modalità di gestione del modello 730.
Si tratta dunque di una scelta di fondo che alcuni Caf hanno dovuto adottare dopo aver constatato sul campo le problematiche e gli errori contenuti nei modelli precompilati che l’Agenzia delle Entrate ha caricato sui cassetti fiscale dei contribuenti.
Non c’è dubbio che questo tipo di decisione nasconde il fallimento dell’intera operazione 730 precompilato varato dall’esecutivo per la stagione 2015.
Che ci fosse questo rischio era abbastanza evidente fin dall’inizio. Più volte erano state evidenziate le difficoltà e gli errori presenti nelle precompilate già dall’indomani della messa a disposizione degli stessi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ora però la scelta operata da alcuni Caf di abbandonare l’accesso alla precompilata per evitare inutili perdite di tempo è qualcosa di ben più chiaro e preciso.
Si tratta della presa d’atto delle difficoltà tecniche che hanno caratterizzato l’intera operazione 730 precompilato. Che l’anno del debutto della nuova modalità di compilazione e trasmissione dei modelli sarebbe stato un anno sperimentale era ovvio e chiaro fin dall’inizio.
In pochi credevano, invece, che sarebbero stati così numerosi e ripetuti gli errori e le manchevolezze contenuti nei modelli messi a disposizione dei contribuenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Vedere però oggi che i Caf invitano le loro strutture periferiche a non perdere tempo con la precompilata e passare, fin da subito, alla compilazione del 730 ordinario è un chiaro sintomo dell’insuccesso dell’intera operazione.
Insuccesso che in buona parte è dipeso da una gestione frettolosa dell’intera operazione e dell’aver condotto la stessa senza alcun dialogo costruttivo con coloro che poi sul campo devono realmente affrontarla: Caf e professionisti autorizzati. Se questo è lo scenario attuale resta da chiedersi cosa potrà succedere il prossimo anno quando i dati che verranno inseriti nella precompilata sono destinati ad aumentare.