Flash NewsIl 29 luglio 2015 l’Agenzia delle Entrate ha emanato un comunicato stampa che titolo “Dichiarazione precompilata, chiude il periodo di sperimentazione Inviati 19 milioni di 730, il 93% dei cittadini sceglie il modello predisposto dall’Agenzia Per 17 milioni di contribuenti scompare l’obbligo di conservare ricevute e scontrini” seguito da questa apertura: “La precompilata taglia il traguardo: nel primo anno di introduzione sperimentale, le dichiarazioni predisposte dalle Entrate sono state 20,4 milioni, un milione in più rispetto ai 730 inviati l’anno scorso, quando si erano fermati a quota 19,4 milioni”.

L’Agenzia poi entra nei dettagli e evidenzia che “93 contribuenti su 100 utilizzano la precompilata – Su 20.442.683 di dichiarazioni precompilate dalle Entrate, sono stati inviati tramite intermediari o in fai da te 19 milioni di modelli (il 93% del totale). Nel dettaglio:

  • 17.627.068 dichiarazioni sono state inviate tramite Caf e intermediari,
  • mentre 1.414.478 sono state inviate direttamente dai contribuenti”.

Integrano questi dati alcune informazioni sui contribuenti che hanno chiesto le credenziali per i servizi on line e l’Agenzia di comunica: “La precompilata dà la carica ai servizi telematici – Grazie al nuovo 730, sono cresciuti esponenzialmente i contribuenti che hanno richiesto e ottenuto le credenziali di accesso ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate, lasciapassare per la dichiarazione precompilata. Dall’inizio dell’anno a oggi, sono stati 2,5 milioni i pin rilasciati. Raggiunta così in volata la quota di 4,5 milioni di contribuenti abilitati a Fisconline. Sommati agli oltre 4,8 milioni di cittadini già in possesso del Pin dispositivo dell’Inps, arriva a a 9,1 milioni il numero di italiani che, nel primo anno di introduzione della precompilata, hanno avuto l’opportunità di accedere direttamente online alla propria dichiarazione e decidere se accettarla o modificarla in totale autonomia”.

Riteniamo facilmente leggibili ed interpretabili tali dati rispetto agli scopi iniziali e non si può che evidenziare come tali dati non esprimano “positività” e non consentano di sostenere “obiettivo centrato”.
Infatti, sono proprio questi dettagli a documentare e dimostrare il pieno fallimento e la sostanziale inutilità del Modello 730 precompilato o “precomplicato”. Ad esempio, vogliamo parlare della questione “proroghe”, incluse quelle concesse per apportare correzioni in autonomia da parte dei contribuenti e causate dalla mole di errori presenti sui precompilati ?
Ma, poi, in fondo, lo scopo non era quello di non mandare più i contribuenti ai CAF o ai commercialisti ? I contribuenti non avrebbero dovuto ricevere il 730 già compilato e, con un solo gesto di mouse seguito da semplice “click”, spedirlo a tutta velocità con i propri pc negli immensi archivi telematici dell’Agenzia delle Entrate ?
Come si vede dai dati comunicati dalla stessa Agenzia delle Entrate, risulta che

soltanto 1,4 milioni di contribuenti sono stati in grado di utilizzare la dichiarazione precompilata, quindi non il 93% ma soltanto un misero poco più del 6,5%.

E allora a che cosa è servito questo 730 precompilato annunciato come “la rivoluzione” del rapporto fisco-contribuente ? e, soprattutto, quanto è costata all’Amministrazione Finanziaria (e quindi a tutti i contribuenti) questa inutile e pessima operazione “dilettantesticamente” organizzata ?