L’Agenzia delle Entrate si prepara alla precompilata del prossimo anno e dal 2016 il 730 preparato dall’Agenzia conterrà anche i dati relativi alle spese sanitarie dei contribuenti che potranno opporsi al trattamento.

Il provvedimento

Flash NewsCon Provvedimento n.103408/2015 del 31 luglio 2015, pubblicato il 3 agosto 2015, l’Agenzia delle Entrate ha definito le “Modalità tecniche di utilizzo dei dati delle spese sanitarie ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata”.

I dati sulle spese sanitarie dei contribuenti potranno essere utilizzati a partire dal 2016 per il 730 precompilato, mediante l’implementazione del Sistema Tessera Sanitaria gestito dal Mef – Ragioneria Generale dello Stato, definita grazie alla collaborazione tra Ministero della Salute, Regioni, Associazioni di categoria dei farmacisti e
Ordine dei medici. I dati, tuttavia, potranno essere usati solo su base volontaria ed essere trasferiti solo in forma aggregata all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, gli stessi dovranno essere cancellati se riferiti a cittadini che non utilizzano la dichiarazione precompilata. Queste misure di tutela sono state approntate dal Garante per la protezione dei dati personali, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’Agenzia delle Entrate – in due differenti pareri – al fine di rafforzare la riservatezza dei dati sulla salute utilizzati per elaborare la dichiarazione dei redditi precompilata.

Ciò premesso, l’utente può sempre decidere di non rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate ai dati sulle sue spese sanitarie e di non farle inserire nella precompilata, oppure può chiedere a chi eroga il servizio sanitario di non trasmettere i dati della singola spesa al Mef. Per garantire la libera scelta di ognuno e per tutelare anche situazioni sensibili, il diritto di opposizione può essere esercitato anche dalle persone, come il coniuge o i figli (maggiori di 16 anni), fiscalmente a carico.

Già da queste poche righe risulta facilmente comprensibile per tutti che il rischio di andare incontro a procedure burocratiche con relativo caos è alquanto alto.

In pratica, dal prossimo anno per poter ottenere lo sconto fiscale non bisognerà più modificare il 730 e inserire gli importi degli scontrini delle farmacie e delle altre spese mediche: sarà il «Sistema Tessera Sanitaria» a comunicare alle Entrate, dal 1° marzo, le spese sanitarie sostenute e i rimborsi relativi a prestazioni non erogate o erogate solo parzialmente. Oltre alle informazioni relative al contribuente titolare della tessera sanitaria, finiranno automaticamente nel 730 anche quelle relative alle spese sostenute per i familiari a carico.

Quindi, i dati sanitari confluiranno automaticamente nell’anagrafe tributaria che si arricchisce sempre di più (il data base del fisco contiene già le informazioni trasmesse dalle banche, quelle previdenziali e quelle comunicate dai datori di lavoro) e se, da una parte, l’anagrafe tributaria semplifica la vita dei contribuenti che non saranno più obbligati a integrare il 730, dall’altra c’è chi non vede di buon occhio l’essere monitorati dal fisco.

Ecco, quindi, che è prevista la possibilità di opporsi, sono i contribuenti a dover «esercitare la propria opposizione a rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate, con relativa cancellazione, i dati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’anno precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate».

Come opporsi

Per evitare che le proprie spese mediche (tutte o solo alcune) finiscano automaticamente nel data base del fisco il contribuente può mettere in atto diversi tipi di “difesa”: prima di tutto, non bisogna comunicare il proprio codice fiscale in farmacia. Dal prossimo anno, poi, si potrà chiedere verbalmente al medico o alla struttura sanitaria di annotare l’opposizione sulla ricevuta rilasciata.

Dal 1° al 28 febbraio 2016 sarà possibile comunicare la propria volontà di non trasmettere i dati sanitari al fisco anche attraverso il sito internet dedicato al Sistema Tessera Sanitaria tramite la tessera o il pin Fisconline.

Per quanto riguarda le spese sostenute quest’anno, dal 1° ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 si potrà comunicare l’opposizione:

Chi si oppone alla comunicazione delle spese sanitarie potrà comunque detrarle modificando – come quest’anno – il 730 precompilato. Chi, invece, accetterà che il fisco acceda ai propri dati sanitari, dal prossimo anno si troverà davanti a una dichiarazione precompilata più “arricchita” di dati, ma con molta probabilità non completa e – salvo altre detrazioni da inserire – potrà trasmetterla senza alcuna modifica.

Dal 15 aprile di ogni anno tutti i contribuenti potranno verificare sul sito delle Entrate tutte le spese sanitarie sostenute.

Appuntamento al prossimo anno.