Flash NewsRiteniamo opportuno segnalare, senza entrare in dettagli tecnici, ma solo a scopi di segnalazione e focalizzazione alla problematica e per fornire indirizzi ai visitatori del sito, che la quasi totalità dei contratti di franchising che si trovano liberamente disponibili in rete o nei siti di alcune aziende franchisor sono i peggiori contratti ai quali si può fare riferimento. I contratti di franchising di poche pagine (ritenute tali anche circa 20) e senza allegati ad integrazione del contratto principale (di fatto obbligatori per la stessa caratteristica del franchising e, in alcuni casi, per l’impostazione del sistema di franchising della specifica rete) non sono mai stati e mai lo saranno affidabili e non hanno mai reso e mai renderanno affidabile il marchio che si è dotato di tale struttura contrattuale. Ciò anche in assenza di problematiche nei rapporti tra le parti: la misurazione la si deve effettuare in presenza di problematiche. I contratti di franchising più professionali e tutelanti per ambedue le parti non si trovano mai in rete, semplicemente per un solo motivo: hanno richiesto alti investimenti e le reti li proteggono. Quelli in rete possono essere stati “scopiazzati” o “replicati”, ma in ogni caso, sono, da un lato, sicuramente a basso costo e, quindi, a basso valore, talvolta anche meno di una brochure pubblicitaria, dall’altro, rappresentano la filosofia della stessa azienda. Diffidate da tali situazioni. Sedicenti franchisor sanno benissimo che i “contrattini” (in genere accompagnati dalla famosa frase “il nostro è un franchising semplice” oppure “è un franchising sui generis“, probabilmente soggetto ad una “legge sui generis” e anche ad una “prassi sui generis” e potrebbe anche esserlo ad un “Tribunale sui generis“) hanno appeal e “si vendono meglio”, diffidate, la presenza di “contrattini” significa che la rete non ha molto da dire e da offrire e potrebbe avere molto da nascondere…ma nel frattempo ha molto da chiedere e da incassare.

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