Flash NewsPubblichiamo integralmente un intervento estratto da “Ratio Mattino” (CentroStudiCastelli) a cura di Andrea Bongi.

A pochi giorni di distanza dall’apertura del canale un’alta percentuale dei 730/2015 predisposti dal Fisco contiene dati non corretti e dovranno, quindi, essere oggetto di revisione. Fra le principali incongruenze si segnalano le spese dei mutui, i redditi dei fabbricati, il mancato abbinamento di più redditi posseduti nel 2014, e così via.

Secondo le prime stime il numero delle precompilate che dovrà essere necessariamente corretto o integrato è pari all’80% di quelle rese disponibili dal Fisco sulla piattaforma Entratel.

L’accesso al 730 precompilato – la vera novità della stagione delle dichiarazioni fiscali 2015 – ha dunque riservato più di una sorpresa ai contribuenti. Fra le più gettonate incoerenze si va dalla mancata indicazione del codice fiscale del sostituto d’imposta al mancato abbinamento dei due redditi di lavoro dipendente percepiti nel 2014, fino al mancato inserimento dei giorni di lavoro utili ai fini del calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente che, conseguentemente, la precompilata assume pari a zero. Gli errori o addirittura l’azzeramento delle detrazioni per lavoro dipendente o pensione sembra essere un vero e proprio tallone d’Achille della precompilata 2015. Non mancano neppure sorprese a favore dei contribuenti. Accedendo alla propria area riservata e scaricando i dati contenuti nel 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate si sono infatti accorti che non è stato inserito uno dei redditi posseduti nel 2014 con la tentazione, davvero forte, di accettarlo così com’è e trasmetterlo il prima possibile visto che se di errore si tratta è stato il Fisco a farlo e non certo il contribuente. Per altri l’accesso alla precompilata 2015 ha, invece, avuto esiti del tutto diversi. Per la maggior parte degli utenti il 730 predisposto dalle Entrate è risultato carente in alcuni oneri e detrazioni d’imposta ai quali il Fisco non ha accesso. Si tratta, tanto per fare qualche semplice esempio, delle spese mediche – sia per acquisto di medicinali che per le prestazioni specialistiche – delle erogazioni liberali effettuate in favore di Onlus, fondazioni, ecc., delle spese funebri, per la frequenza ai corsi universitari dei familiari a carico e così via. Per altri ancora l’accesso alla precompilata si è risolto in un nulla di fatto. È il caso di tutti coloro che hanno presentato più dichiarazioni nell’anno 2014. In queste situazioni, infatti, il precompilato non può essere predisposto e dunque nell’area riservata di Entratel è apparso un messaggio con il quale si avvisava l’utente che nessun precompilato era stato predisposto dall’Agenzia proprio perché l’ultima delle dichiarazioni presentate nel 2014 era ancora in fase di liquidazione da parte dell’Amministrazione Finanziaria. Se questo è lo scenario al quale si sono trovati di fronte i contribuenti per i centri di assistenza fiscale (Caf) l’avvio della precompilata sembra essere stato meglio del previsto, almeno per quanto riguarda i flussi di invio. Stando alle dichiarazioni rilasciate dai vertici della categoria i files con le deleghe e gli invii massivi di modelli 730 trasmessi dai centri di assistenza fiscale sono stati lavorati e inviati ai richiedenti dall’Agenzia delle Entrate il giorno 20.04.2015 in sole 24 ore rispetto ai 5 giorni previsti. Da segnalare, infine, che il debutto della precompilata ha comportato una riorganizzazione dei servizi al contribuente con la cessazione, proprio da quest’anno, del servizio di trasmissione dei modelli Unico 2015 da parte degli uffici territoriali dell’Agenzia.